La vendemmia 2020 sull’Etna? “Darà vini di grande livello”

Ne è convinto il presidente del Consorzio, Antonio Benanti

La vendemmia 2020 sull’Etna darà “vini di grande livello“. Ne è convinto Antonio Benanti, presidente del Consorzio di Tutela Vini Etna Doc.

La vendemmia etnea è iniziata nella seconda metà di settembre con la raccolta delle prime uve per le basi spumante e si è conclusa, tra le ultime in Italia, a fine ottobre con le due varietà a bacca rossa, il Nerello Mascalese e il Nerello Cappuccio.

La maturazione delle uve è stata generalmente regolare, pur considerando le peculiarità di ogni varietà, le differenti altitudini e le caratteristiche dei quattro versanti. Anche se è ancora troppo presto per poter fornire dati in tal senso, la vendemmia 2020 sembra essere soddisfacente anche dal punto di vista quantitativo.

IL DETTAGLIO SUI VERSANTI
Il dettaglio dei differenti versanti dell’Etna danno una fotografia delle tante differenze presenti all’interno di una denominazione ricca di sfaccettature e confermano la qualità della vendemmia appena conclusa. A Sud-Est, zona che beneficia sia dell’influenza del mare che di una eccellente luminosità, si trovano le condizioni ideali per la coltivazione sia del Nerello Mascalese che del Carricante.

Il versante Est, incastonato tra il vulcano e il mare con vigneti spesso molto ripidi, si caratterizza per la presenza preponderante del Carricante, caratterizzato da grande freschezza. Mentre il versante Nord è tradizionalmente riconosciuto come la zona principe per il Nerello Mascalese e dove solitamente si vendemmiano gli ultimi vigneti della Doc alle quote più alte.

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